Lettera aperta alla Sindaca di Roma a seguito della drammatica serie di omicidi consumatasi lungo le sponde del “fiume sacro”

di APS TEVERETERNO ONLUS

La riqualificazione delle sponde del Tevere come emergenza sociale e ambientale

Il recente omicidio di Petret Stoica, sesto episodio di una sequenza che ha per protagonista la fragile colonia dei senza-casa che vivono precariamente lungo il tratto urbano del Tevere, trova una spiegazione anche nello stato di abbandono in cui versa il fiume di Roma.

Nella nostra città sono tante le iniziative civiche che cercano di contrastare il suo progressivo degrado. Tra queste dal 2005 c’è l’Associazione Tevereterno impegnata per la riqualificazione e valorizzazione dell’area compresa fra Ponte Sisto e Ponte Mazzini – ribattezzata “Piazza Tevere” – attraverso le espressioni artistiche contemporanee. Stiamo parlando di uno spazio pubblico che, soprattutto dopo la crisi generata dalla pandemia in corso, assume un valore sempre più rilevante per tutta la comunità cittadina. Tante le iniziative realizzate, il fregio di 500 metri “Triumphs and Laments” dell’artista di fama internazionale William Kentridge.

È in questo perdurante stato di incuria – nonostante timidi e non sufficienti interventi delle Amministrazioni pubbliche coinvolte, a partire dall’istituzione dell’Ufficio Speciale Tevere del Comune – che vanno ricercate le cause degli omicidi degli ultimi anni. Per questo, di fronte all’ennesimo episodio criminale, Tevereterno chiede con forza alle pubbliche Istituzioni:

  • di affrontare risolutamente il problema dei senza-casa a Roma, perché non ci siano più persone costrette a ripararsi sotto i ponti, esponendosi al rischio di aggressioni e contribuendo al degrado dell’ambiente fluviale;
  • di sviluppare una forte azione di valorizzazione del Tevere, soprattutto nel tratto urbano, coinvolgendo e sostenendo i molti soggetti che da anni lavorano in questa direzione;
  • di procedere a una riqualificazione e a una manutenzione sistematica dell’alveo fluviale, con l’obiettivo di invertire i drammatici fenomeni in corso e permetterne una piena fruizione da parte dei cittadini.

Il Tevere è l’origine e la fonte che ha consentito a Roma di divenire “città eterna”, grande sintesi di quasi tre millenni di cultura occidentale. La sua separazione dalla città – con i muraglioni – fa sì che il fiume sia un luogo isolato, marginale e dimenticato. Non possiamo permettere che continui a versare in uno stato di abbandono foriero di degrado ambientale e di violenza sociale.

Pubblicata su     2020 05 20_La Repubblica_Su Tevere e Tevereterno